Gaeta entra nel cuore di chi la visita. Ogni angolo si presta a diventare la scenografia di ricordi indimenticabili, con il mare che la fa da padrona.
Ecco i 4 luoghi imperdibili da visitare durante la vostra permanenza a Gaeta
Il mare di Gaeta è sicuramente l’elemento preponderante che accompagna il soggiorno dei suoi visitatori, sia d’estate che d’inverno. Noi abitanti della Perla del Tirreno descriviamo gran parte delle giornate intorno alla distesa di acqua azzurra, e anche i turisti fanno presto ad accogliere i nostri usi trascorrendo attimi di quotidianità sulle sponde del mare della città.
Molti sono i momenti che lo vedono protagonista: le paranze che raggiungono il porticciolo dei pescatori accompagnate dagli inseparabili gabbiani – che, come guardiani, accompagnano le barche sperando in una succulenta ricompensa -, e il folcloristico mercato del pesce, tappa imperdibile per chi vuole apprezzare la genuinità della vita a Gaeta.
E che dire dei momenti di relax cadenzati dallo sciabordio delle onde sulla battigia? A Gaeta, per ritagliarsi attimi di quiete e rigenerare lo spirito, non serve andare lontano. Intorno a voi troverete angoli di azzurro dove poter passeggiare scalzi e ritrovare il contatto con la natura, o sorseggiare una bevanda baciati dal caldo sole del litorale. Gaeta, infatti, gode quasi tutto l’anno di temperature miti che rendono piacevole vivere la spiaggia anche in inverno.
Serapo, con i lidi e il curato arenile dotato di chioschetti e attrezzature, è il ritrovo perfetto durante il weekend per rilassarsi e concedersi una coccola. Ed è il posto che scelgo anche io per godermi una passeggiata accompagnata dalla mia inseparabile cagnolina Hope.
Grotta del Turco e Montagna Spaccata, due luoghi immersi nella leggenda
Oltre al mare, Gaeta offre luoghi carichi di storia e mistero. Tramite percorsi che conducono verso scorci di straordinaria bellezza, si raggiungono luoghi come la Montagna Spaccata e la Grotta del Turco. Entrambi fanno parte di un itinerario imperdibile per chi viene a visitare la città.
La Montagna Spaccata e il Santuario della Santissima Trinità
Si racconta che la Montagna Spaccata si sia formata nel momento in cui Gesù esalò l’ultimo respiro sulla Croce. Quando il velo del tempio di Gerusalemme si squarciò sotto il suo ultimo afflato, e la terra tremò, questa montagna si spaccò formando tre fenditure.
Il sito è noto anche per il Santuario della Santissima Trinità, eretto nell’XI secolo, meta di teologi e santi tra cui Ignazio di Loyola, Bernardino da Siena e San Filippo Neri. Quest’ultimo vi dimorò facendo di una pietra il suo giaciglio che è ancora visibile.
La Grotta del Turco e quella suggestiva impronta scolpita nella roccia
La Grotta del Turco è una fenditura della Montagna Spaccata, attraverso la quale si può scendere fino ad arrivare al livello del mare, e ammirare i giochi di luce che animano le acque turchesi.
Questo luogo, carico di suggestione e fascino, è circondato da un alone di mistero. Qui si può ammirare una delle opere naturali più incredibili che la potenza del mare abbia realizzato plasmando la roccia e regalandole una forma che ha ispirato un’affascinante leggenda.
Come si legge nella trascrizione riportata sulla roccia, si narra che un pirata saraceno che si nascondeva tra le fenditure del promontorio, “miscredente e incredulo” riguardo alla credenza religiosa che circondava il luogo, toccò la roccia che si deformò sotto la sua mano. Da questa leggenda deriva il nome di Grotta del Turco.
Il Parco di Monte Orlando
Proseguendo nell’itinerario alla scoperta di Gaeta, ci dirigiamo un po’ più su per ammirare un meraviglioso esempio di macchia mediterranea. Sto parlando di Monte Orlando, il promontorio che si erge sulle acque del Golfo di Gaeta e termina con una scenografica falesia a picco sul mare. Il parco fa parte del Ente Reagionale Riviera di Ulisse ed è un parco protetto
Monte Orlando è il polmone verde di Gaeta. Un luogo facilmente raggiungibile e alla portata di tutti dove ritagliarsi delle ore di quiete avvolti nella vegetazione. D’estate, noi gaetani amiamo trovare refrigerio percorrendo il suo sentiero ombreggiato e respirare il profumo del bosco. La vegetazione che popola questa collina è abbastanza eterogenea. L’area nord occidentale è occupata prevalentemente da lecci, mentre nei settori più umidi è possibile trovare piante di mirto e lentisco, alloro e biancospino. Tra le specie rampicanti si possono ammirare l’edera, lo smilace, la vitalba e la rubia peregrina.
La natura inaccessibile delle falesie ha reso possibile la conservazione di specie vegetali che si sono preservate grazie all’inaccessibilità delle falesie, come l’autoctono pino di Aleppo, la palma nana, il raro Convolvulus siculum e la rara felce Asplenium petrarchae.
Anche l’ambiente sottomarino di Gaeta regala fantastici spettacoli. Gli appassionati delle immersioni subacquee possono ammirare le numerose specie marine che popolano il fondale nel tratto di mare antistanti le falesie.
Il mausoleo di Lucio Munazio Planco
Camminando lungo il sentiero di Monte Orlando si percorrono le orme degli antichi romani che hanno fatto passaggio a Gaeta. È sulla cima del monte, infatti, che svetta il mausoleo del console Lucio Munazio Planco. La sua costruzione si fa risalire al 22 a.C. e ancora oggi è in ottime condizioni; il fatto che sia posto su una passeggiata molto apprezzata dai turisti, lo rende un sito archeologico allettante da visitare.
La tomba monumentale è costituita da 4 celle disposte secondo i 4 punti cardinali. All’ingresso della principale vi dà il benvenuto la statua di Lucio Munazio Planco, una copia dell’originale che è conservata a Roma, mentre nelle altre celle si possono ammirare reperti di diverse epoche storiche.